La forza creativa dietro i leggendari pionieri del dreampop nominati ai Grammy For Against, Jeff Runnings fa il suo debutto da solista con Primitives and Smalls. Con testi che pungono e musica guidata da tamburi Cocteau e sintetizzatori Factory, è come essere trascinati sotto il ghiaccio dai tuoi stessi pensieri tormentati.

"Continuiamo a prendere la strada bassa", dice Runnings all'apertura dell'album "Maze", "Finora ci ha trattato bene". Canta con una struggente tristezza, un sospiro esausto che smentisce la disperazione al centro di questo disco. Avendo trascorso la maggior parte della sua vita a Lincoln, nel Nebraska, puoi sentire il paesaggio del Midwest, il suo infinito piatto, bella desolazione, in ogni nota. Basta controllare gli inquietanti suoni statici alla fine di "Dim Like Dust".

Ma è la scrittura delle canzoni che fa sembrare questo album un classico. Il ritornello contorto e labirintico in "Maze", la musica interna e la poesia di un verso come "Com'è essere rinchiusi dentro di te" da "Premium", il titolo avvincente di "F For Emphasis". Dopo infinite recriminazioni e un torturato autoesame, "My Cheerleader" più vicino trova Runnings "ancora alla ricerca di una sorta di liberazione", ma l'ascoltatore ha raggiunto la catarsi molto tempo fa.

Un album di squisita bellezza. Il lento panning dei sintetizzatori fa sembrare che stia correndo nella sabbia, o intrappolato in un sogno, o sul fondo di un oceano che non appare su nessuna mappa. Jeff Runnings ha fatto l'album della sua vita. Sono Primitivi e Piccoli. E non siamo circondati da entrambi, il primitivo e il piccolo, in questi giorni in declino.
Saint Marie Records è orgogliosa di lavorare con qualcuno che 30 anni fa ha contribuito a creare un suono che tutti ascoltiamo oggi, e ancora più orgoglioso di pubblicare un album che tutti ascolteremo domani.